La Svizzera Pesciatina

 

Il nome di questa verde vallata le fu assegnato da Jean Charles Sismondi, storico, economista e scrittore di Ginevra, innamoratosi di questi luoghi che tanto gli ricordavano la sua amata patria, per i suoi colori, la sua vegetazione e i suoi scorci mozzafiato, che richiamano alla mente, appunto, i magici panorami alpini. Di essa fanno parte le cosiddette 10 Castella, ovvero 10 paesini tutti costruiti in pietra serena: Pietrabuona, Fibbialla, Medicina, Aramo, Sorana, San Quirico, Vellano, Castelvecchio, Stiappa e Pontito. La vallata, grazie alla presenza di numerosi corsi d’acqua, è da sempre una zona perfetta per la costruzione di cartiere, alcune delle quali sono tutt’oggi funzionanti. L’attività è stata così importante negli anni per l’economia locale che, a Pietrabuona, una castella, è stato allestito un museo dedicato alla carta e ai suoi processi produttivi in cui è possibile esplorarne i mille segreti; dalla preziosa collezione di filigrane – tra cui quella con le effigi di Napoleone e Maria Luisa d’Austria (1812) – agli strumenti d’epoca per la fabbricazione a mano della carta.
A Vellano, il “Capoluogo” delle “dieci castella” medievali, è possibile visitare il museo del cavatore e del minatore. Nelle colline che la circondano si aprivano numerose cave di pietra serena, che davano lavoro e lustro al paese e ai suoi maestri cavatori. Le cave hanno sempre fornito materiale della migliore qualità che, grazie all’abile lavoro dei maestri scalpellini, si è trasformato in piccoli capolavori di ornamentazione o in pavimentazione.
Infine merita menzione il tipico prodotto di una delle dieci castella che, da qualche anno, ha raggiunto la prestigiosa denominazione DOP: il Fagiolo di Sorana. La particolarità che lo contraddistingue è la buccia praticamente impercettibile (molti lo chiamano, infatti, il fagiolo senza buccia) che, una volta cotta, diventa una sola cosa con la polpa. Degustato con l’olio extra vergine d’oliva locale, poi, la scarpetta è assicurata!